Maurizio Quadrio, mazziniano e
carbonaro, racconta in prima
persona la sua storia, di come gli
ideali di patria e libertà riuscirono
a farsi spazio nei moti
mazziniani costando la vita a
molti. Le suggestioni musicali di
chitarra accompagnano lo
spettatore in un moto narrativo
che sa farsi riflessione e
interiorizzazione. L’uso simbolico
degli oggetti di scena amplia
l’orizzonte immaginativo e crea
una atmosfera intima con il pubblico.
Testo e regia: Carlo La Manna
Musiche: Luigi Bolognese
Con la partecipazione di: Antonella Petrera, Maria Moramarco